Pagine

giovedì 29 gennaio 2009

DATOLO:"UN ONORE GIOCARE NEL CLUB DI DIEGO".


Jesus nella squadra de la mano de Dios. Così scrivono in Argentina, e per Dios loro intendono Maradona. Sì, perchè Jesus Datolo è un giocatore del Napoli, anche se mancano visite mediche e ufficialità. L'ormai ex centrocampista del Boca Juniors è in viaggio per l'Italia e già parla da giocatore del Napoli, come un tempo fu el Pibe: «Poter vestire la maglia di colui che è stato il più grande giocatore del mondo è molto importante per la mia carriera - ha detto Datolo a radio La Red - È qualcosa di molto speciale. Questo trasferimento arriva dopo uno sforzo di molto tempo fa. Firmerò un contratto di quattro anni e mezzo, vado in una delle città più belle del mondo e la squadra sicuramente mi piacerà».

venerdì 23 gennaio 2009

MILITO ANCORA IN DUBBIO.


Il Principe è pronto per tornare in campo. Il ritorno del Principe, forse. Milito resta in dubbio per la gara con il Catania di domenica. Il Genoa ha vinto anche senza di lui, e l'attaccante argentino ha potuto recuperare dall'infortunio muscolare con calma: «Mi sento meglio e spero di rientrare- dice - Non che i compagni abbiano risentito della mia assenza in questo periodo, sul campo sono stati fantastici e poi fuori mi sono stati vicini. Certo che mi piacerebbe riassaporare con loro il clima di una partita».

RONALDINHO NON SARA A BOLOGNA.


Secondo le ultime indiscrezioni, il tecnico rossonero sta pensando di lasciare in panchina il fuoriclasse brasiliano, che non è in buone condizioni di forma. A Bologna potremmo vedere un Milan con Kakà e Seedorf alle spalle di Pato. Il Milan a Bologna senza Ronaldinho? E' possibile, anzi, è più che mai probabile: sono queste le indicazioni che emergono da Milanello nelle ultime ore. Ancelotti, infatti, non riterrebbe il fuoriclasse brasiliano in grandi condizioni di forma e considerando la delicatezza della sfida contro una squadra rigenerata da Mihajlovic (il Bologna ha conquistato con il serbo in panchina sette pareggi e due vittorie) starebbe pensando di lasciarlo in panchina. Pronto per giocare al suo posto, alle spalle di Pato, l'olandese Seedorf, che formerebbe con Kakà la coppia di trequartisti. Domani, nel corso dell'ultimo allenamento, la decisione finale di Ancelotti, che però sembra ormai presa....

mercoledì 21 gennaio 2009

PEREZ:"WENGER?LOVORREI".


Florentino Perez, il favorito nella corsa alla presidenza del Real nelle prossime elezioni dopo le dimissioni di Calderon, pensa ad Arsene Wenger come tecnico del nuovo corso delle Merengues. La notizia la rivela il Daily Star secondo cui a Madrid la prossima stagione approderà dall'Arsenal anche Cesc Fabregas, attualmente fermo per infortunio.PEREZ, L'ERA DEI ZIDANES Y PAVONES - Florentino è stato il presidente del Real dei Galacticos, che dal 2000 al 2006 ha guidato il club acquistando David Beckham, Zinedine Zidane, Luis Figo, Ronaldo, Roberto Carlos and Michael Owen. Il suo ritorno potrebbe portare a tentativi in stile Perez, cioè provare a far vestire la 'camiseta blanca' anche a Kakà e Cristiano Ronaldo. Ma il progetto non coinvolgerebbe solo le star del calcio ma anche tanti giovani da crescere e svezzare, creandosi i campioni in casa: per questo l'ideale sarebbe proprio l'attuale tecnico dei Gunners. ZIDANE DIRETTORE SPORTIVO - Il tabloid continua rivelando che nei piani dirigenziali del favorito alla corsa presidenziale ci sarebbe anche Zizou, destinato a rimpiazzare Mijatovic come direttore sportivo.

DUE GIORNI DI SQUALIFICA PER HAMSIK


In occasione della presentazione dell'ultima produzione Filmauro, Aurelio De Laurentiis ha commentato il particolare momento del Napoli, reduce dal brutto ko di Verona: «Ho sempre chiesto ai miei di attaccare, ma domenica scorsa lo ha fatto il Chievo. Siamo stati poco concreti, abbiamo aspettato, arzigogolato. In generale però, ho sempre detto che al secondo campionato di serie A bisognava puntare all'Uefa, e lavorare duro per conquistare un obiettivo per il quale, secondo me, siamo attrezzati già con questa rosa - ha cominciato il presidente partenopeo - se poi qualche giocatore si lascia prendere dall'entusiasmo e parla di Champions, è un altro fatto. Il nostro ruolino di marcia fin qui è di grande soddisfazione, e l'anno scorso abbiamo fatto anche peggio fuori casa. Non è quindi il caso di gridare "al lupo al lupo". Questo è un progetto sano: a prescindere da chi va in campo più di frequente, la rosa è ampia, ci sono tanti elementi che possono dare una mano, quindi non è neppure il caso di dire che bisogna ricorrere al mercato. Bisogna piuttosto essere soddisfattissimi di quanto fatto fin qui: per me sono tutti promossi».SUL CASO HAMSIK - De Laurentiis ha poi parlato dei singoli, lanciando una sorta di messaggio in codice a Reja: « Hamsik ? Lo si sta criticando, ma ogni giocatore può avere una flessione. La sua reazione a Verona, come quella di Denis, fanno parte del carattere dei giovani. Non bisogna darci tanto peso. Posso incavolarmi per il fatto che Hamsik salterà le prossime due gare (lo slovacco, proprio insieme a Denis, è stato multato dalla società, ndr), ma vuol dire che verrà fuori qualche altro giocatore bravo. Penso a Bogliacino, Santacroce, Pià, Aronica, Pazienza».SVILUPPARE IL PROGETTO - De Laurentiis ha poi ripreso l'argomento legato al futuro di Ezequiel Lavezzi e Marek Hamsik: «Il nostro dovere è quello di cercare di far crescere tanti nuovi Lavezzi con questa maglia, in modo da diventare sempre più forti. Per quanto riguarda la vicenda del contratto, ribadisco che gli accordi vanno sempre rispettati. E poi un giocatore, non comportandosi da Napoli, potrebbe solo rimetterci. Il procuratore di Hamsik ha detto che il giocatore resta solo in caso di Champions? Ognuno dovrebbe pensare a fare il proprio lavoro e basta».VICENDA KAKÀ - Il patron azzurro infine, ha commenta così la vicenda Kakà: «Non conosco i dettagli della vicenda. Fosse capitata una situazione simile per Lavezzi - ha concluso Aurelio De Laurentiis - ci avrei pensato per bene, e sicuramente avrei anteposto sempre gli interessi del Napoli a tutto il resto. Offerte simili comunque non ne sono arrivate, quindi è difficile immaginare l'emozionalità di un momento simile senza aver provato questa particolare sensazione. Resta il fatto che non dobbiamo più pensare di tornare in serie B o in serie C. Certi errori possono essere fatti una sola volta: non voglio essere ricordato per aver riportato il Napoli nelle serie minori, e ciò significa che prima di ogni altra cosa c'è il bilancio del club». A TU PER TU CON VERDONE - Simpatico il siparietto di fine conferenza stampa tra il numero uno azzurro e Carlo Verdone, noto tifoso della Roma prossima avversaria di Cannavaro e compagni domenica al San Paolo: «In caso di vittoria, lunedì De Laurentiis mi massacrerebbe, quindi per diplomazia dico che finirà in pareggio, però mi aspetto una bella sorpresa», ha detto l'attore capitolino. «Non ci sperare, e altro che pareggio», ha ribattuto "a muso duro" il presidente azzurro. Per poi precisare che «contro i giallorossi mi aspetto dai miei una gara maschia, giocata con gli attributi, come nella prima di campionato, all'andata. Non sarà un match semplice, perché la squadra di Spalletti è in netta crescita».

martedì 6 gennaio 2009

IL REAL CACCIA VAN DER VART.


Da unica certezza dell'estate a pacco ingombrante da scaricare. Rafael Van der Vaart non sta vivendo un momento facile a Madrid, dove l'arrivo di Juande Ramos sulla panchina delle merengues lo ha relegato ai margini della squadra. Unico acquisto di Calderon nel turbinio del calciomercato estivo, dopo aver incassato il no del Manchester United per Cristiano Ronaldo, l'olandese ora rischia di dover fare le valigie. Il nuovo tecnico ha già dato l'ok alla sua partenza, e per ora si parla di una possibilità di scambiarlo con Diego del Werder Brema. Van der Vaart e Diego sono stati trattati entrambi dalla Juventus quest'estate.

IL BARI ASPETTA CALAIO.


Il Frosinone, dopo aver rilevato dal Bari il cartellino di Si­mone Cavalli (30), ha incassato anche il sì del centrocampista croato biancorosso Ivan Rajcic (27). Prestito con diritto di ri­scatto a favore del club ciociaro. Il ds dei pugliesi Perinetti è alla ricer­ca anche di un attaccante che sposti gli equi­libri e non bruci l’ottimo lavoro svolto dal reparto offensivo biancorosso finora gra­zie ai gol di Barreto e Caputo. Ieri è cir­colato il nome di Umberto Improta (24), ma l’obiettivo più verosimile potrebbe es­sere un bomber di categoria a cui arriva­re magari senza fretta. L’identikit condu­ce a Emanuele Calaiò (26), il bomber de­cisivo due anni fa nella promozione del Napoli e ora al Siena. Giampaolo, che lan­ciò ai tempi del Pescara il cecchino paler­mitano, si sta opponendo alla cessione. Ma è vero che utilizzando due punte che collaborano alla fase difensiva ( Frick e Ghezzal), il tecnico sta sacrificando Cala­iò. Il giocatore, tra l’altro, è una vecchia idea di Perinetti. Per ora resta un sogno, ma se dovesse continuare a scivolare in panchina (finora 515’ in 16 gare e 2 gol) la trattativa col Bari si riaprirebbe.

TOTTI:"MAI DIRE MAI"


Il rapporto con la Nazionale e con Lippi, il rinnovo con la Roma, l'arrivo di Beckham in Italia, fino all'Inter del 2008 che vinse lo scudetto «perchè c'era da onorare un centenario». Francesco Totti parla senza filtri in un'intervista al Tg1 e non risparmia frecciate al tricolore nerazzurro del 2008, un titolo che «meritavamo di vincere noi e che invece a causa di qualche 'piccolo episodio' è andato all'Inter». Ma Totti ha cominciato elogiando Marcello Lippi con il quale «ho un rapporto bellissimo, talmente bello che tutto può succedere». Anche un ritorno in Nazionale? «Mai dire mai, soprattutto nel calcio». Una frase che non si ripeterà per il rinnovo del contratto con la Roma. Una formalità. «Il feeling con la società è pure troppo bello. Non penso ci saranno ostacoli. Certo, prima si firma e meglio è, anche perchè mi resta solo un altro anno di contratto...».Francesco la Roma del 2009 purtroppo comincerà a vederla dalla tribuna a causa dell'infortunio al bicipite rimediato a Catania. Un'assenza pesante per una squadra Totti-dipendente: «Non sono d'accordo», dice il capitano. «Non esistono giocatori indispensabili. La Roma quando io non c'ero ha disputato grandissime partite. Vedrete, sarà così anche adesso». Il primo esame sarà il Milan stellare di Ronaldinho, Kakà e Beckham. «Una squadra fortissima. Speriamo che Ancelotti deciderà di schierare i suoi fuoriclasse tutti insieme. Potrebbe essere un vantaggio per noi visto che sarebbero squilibrati». I riflettori saranno puntati tutti sul probabile esordio in serie A di Beckham: «Mi incuriosisce molto l'arrivo di David in Italia. Lui è un'icona. Sono contento che abbia scelto di giocare in questo campionato anche se per poco tempo. Beckham è un ragazzo che a me piace moltissimo, come la moglie. Sono due persone bellissime da vedere. Molti li invidieranno. Io e Ilary come loro due? Non lo so. Noi siamo ragazzi semplici, gente di strada». Il capitano parla anche dell'altra squadra di Milano, l'Inter che al momento sta primeggiando in campionato: «La squadra nerazzurra è molto, molto competitiva. Poi ogni anno compra giocatori di altissimo livello. Quando hai 30-35 campioni in rosa diventa difficile per le avversarie. Magari potrebbero metterle un tetto sugli acquisti. Il mio augurio per il 2009? E' di vedere la Roma sempre ai vertici. Una speranza condivisa dai 3/4 dei tifosi di questa città».